Il mercato rionale riveste da sempre un’importanza fondamentale come luogo di aggregazione e di inclusione degli abitanti, un luogo di memoria e di incontro tra generazioni, spesso l’anima pulsante della vita sociale dei rioni di tutte le città italiane.
Premesso che sono molto contento del fatto che riaprano tutti i mercati, per il commercio, che sta vivendo una crisi davvero inedita, e per i cittadini che possono fruire nuovamente di un servizio fondamentale. Finalmente, il tanto atteso ritorno alla normalità sembra arrivato, avrebbe dovuto essere un processo graduale, ma sembra sempre piu il tana libera tutti di quando si gioca a nascondino.
La riapertura rappresenta sicuramente una necessità fondamentale volta a garantire la tenuta sociale ed economica della città, ma non possiamo accettare che il bisogno di lavorare sia in contrapposizione al diritto di stare in salute. Occorre trovare il giusto compromesso per traghettare il paese fuori da questo terribile periodo.
Le precauzioni cui attenersi per scongiurare una nuova impennata di casi Covid-19 riguardano principalmente la frequente igienizzazione delle mani, il distanziamento sociale e l’uso della mascherina. Il mercato di viale Buridani, così com’è strutturato, e’ in grado di rispondere all’esigenza di distanziamento in primis? Probabilmente no.
Già’ normalmente il mercato del viale non è sicuro perché limita fortemente l’accesso ai mezzi di soccorso e i banchi, posti in entrambi i lati, lasciano davvero poco spazio, il rischio di assembramenti e’ oggettivamente inevitabile.
Non vorrei far parte delle forze dell’ordine, una via d’uscita potrebbe però essere quella di modificare la struttura del mercato, il che consentirebbe a tutti gli ambulanti di poter lavorare e garantirebbe dall’altra parte di non incappare in situazioni difficili.
Proposta di merito: limitare il mercato nel viale Buridani ad un lato solo, lasciando quindi una corsia libera per eventuali emergenze e incrementare lo spazio a disposizione, e allungarlo fino ad occupare la piazza De Gasperi, luogo peraltro già attrezzato. Questa sistemazione ovviamente risulterebbe provvisoria, ma non dimentichiamo che la futura amministrazione avrà comunque l’onere di risolvere il problema dell’accesso ai mezzi di soccorso nel viale.
Proposta di metodo: sul rispetto dei protocolli e la diffusione dei DPI è necessario che i diversi soggetti coinvolti siano protagonisti e si realizzi una concertazione. Il Comitato istituzionale previsto dal protocollo firmato dal governo e le parti sociali offrono la possibilità di costituire dei luoghi di confronto e monitoraggio per far sì’ che questi mesi di fermo non siano risultati un sacrificio inutile.