• Gio. Apr 25th, 2024

3. Venaria solidale salute, benessere, comunità

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L’idea è quella di uscire dalla logica degli interventi tradizionali di carattere assistenziale e standardizzati, consapevoli che agire quotidianamente per soddisfare i bisogni emergenti, soprattutto le nuove povertà educative, occorre lavorare costantemente prendere i servizi drogati sempre più flessibili e adattabili diverse esigenze. In tal senso, la redazione di un Piano regolatore sociale è utile per effettuare una ricognizione dello stato dei Servizi offerti e nel contempo avere una mappa dei bisogni, una conoscenza approfondita dei problemi, l’analisi reale del contesto territoriale.
Secondo la rilevazione di Caritas Italia, svolta nel mese di giugno, sono 450 mila le persone che si sono rivolte ai centri Caritas territoriali, e per un terzo è stata la prima volta. Numeri preoccupanti che danno l’idea di come siano aumentati i problemi legati alla perdita del lavoro e delle fonti di reddito dovuti al Covid.
Sarà necessario stanziare maggiori risorse economiche ma anche attivare le reti della comunità formate dal Comune e dagli Enti del Terzo Settore per condividere insieme le modalità per offrire un supporto concreto alle famiglie in situazione di bisogno.
L’obiettivo è costruire un welfare di comunità, consolidando la rete tra Amministrazione e terzo settore (enti no-profit, associazioni, parrocchie, caritas) al fine di individuare le priorità, pianificare gli interventi in un’ottica di visione integrata dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, per realizzare insieme politiche sociali che promuovano inclusione e solidarietà.
È quello che intendiamo fare prevedendo l’istituzione della Consulta per la Solidarietà. Un Tavolo di Programmazione e Lavoro che affianchi il Comune, e l’Assessore delegato, nel difficile compito di gestire questo difficile momento.
La Consulta sarà composta dalle Caritas Parrocchiali, dalle Associazioni sociali e dal Consorzio dei Servizi Sociali (CISSA).
Un luogo permanete di coordinamento, scambio e confronto per elaborare e realizzare le politiche sociali, riattivare le preziose risorse del volontariato e sviluppare percorsi di mutuo aiuto tra le famiglie.
In quest’ottica la nostra città vanta due specificità da mettere a sistema. Da un lato il possibile utilizzo, in funzione sociale e/o sanitaria delle strutture già’ presenti; dall’altro la nostra ASM (azienda speciale multiservizi) con la rete di farmacia comunali che rappresentano un’eccellenza nel panorama provinciale per i servizi che fanno e per quelli che potrebbero fare.
Per questo, è necessario che il tema Salute venga presidiato anche dal nostro Comune e messo in agenda all’interno di tavolo di lavoro che vede la partecipazione della Regione Piemonte, dell’ASL e del Comitato dei sindaci del distretto nord-ovest