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MERCATO E PRIVATIZZAZIONI

Diadmin

Gen 10, 2021

A partire dagli anni 80, con l’ondata neo-liberista che è andata affermandosi in ambito internazionale, sono le grandi potenze economiche a stabilire le regole per la produzione e per la distribuzione della ricchezza.
I governi nazionali hanno accolto l’invito a fare un passo indietro, limitando i loro interventi ad ambiti più circoscritti. Del resto, la politica nazionale non è preparata né attrezzata ad affrontare le crisi che hanno colpito l’economia mondiale: le catastrofi causate dai cambiamenti climatici, la crisi sanitaria e lo stesso Covid 19 necessitano di risposte tanto
immediate quanto complesse.
In questo contesto le istituzioni pubbliche che forniscono beni e servizi, già ridimensionate dai tagli operati a partire dal 2008, si sono progressivamente indebolite, risultando totalmente inadeguate a svolgere il loro compito.
Questo stato di cose ha favorito un progressivo quanto massiccio ingresso del “privato”, incrementando una serie di partnerariati tra pubblico e privato, i quali, più di ampliare i servizi, hanno lo scopo di incrementare il business, a tutto vantaggio dell’impresa privata.
È stato documentato che la collaborazione pubblico/privato nel settore della ricerca tende a favorire, ad esempio, i cosiddetti farmaci “ blockbuster” (medicine mirate e molto costose) a scapito di altri, meno appetibili dal punto di vista commerciale, ma estremamente importanti
per la salute pubblica, quali antibiotici e vaccini per malattie con potenziale epidemico.
Occorre ripensare il ruolo dello Stato: non solo limitarsi a correggere e sanare i costosi fallimenti del mercato, quando questi si verificano, ma assumendo un ruolo propositivo, ed
indirizzando il mercato stesso ad offrire una crescita “sostenibile ed inclusiva.
Novembre 2020
Piero BOGLIANO

Di admin

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