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Venaria didattica: saperi, conoscenze, competenze

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“L’apprendimento è un processo sociale, non soltanto uno sforzo individuale” .
Abbiamo lasciato sola l’istituzione Scuola (e gli insegnanti) delegando questo importante e fondamentale ruolo sociale. Al contrario, è sempre
più evidente come la comunità intera sia uno spazio di apprendimento diffuso.
Anche l’extra scuola concorre a sviluppare competenze didattiche e abilità sociali, utili per apprendere e necessarie per crescere. L’Apprendimento non formale che si realizza nell’associazionismo, in oratorio, nelle arti e nello spettacolo, nello sport completa ed integra l’apprendimento formale delle aule scolastiche.
LA COMUNITÀ INTERA ECOSISTEMA DI APPRENDIMENTO, fatta di educatori, insegnati, genitori, allenatori, artigiani, maestri di un sapere quotidiano.
In molte aree e quartieri, gli enti del Terzo Settore collaborano con le Scuole ma gli Enti locali e le Istituzioni pubbliche possono fare di più.
Il DL scuola prevede la stipula di “Patti educativi di comunità” tra Scuole, enti locali, enti di terzo settore, istituzioni pubbliche e private.
Questa la direzione di lavoro per sottoscrivere tutti insieme un PTOF di comunità ad esclusivo vantaggio dei nostri ragazzi per un diritto allo studio che trovi piena e completa attuazione, sia come valore in sé che come pre-condizione per lo sviluppo integrale di ogni bambino.
Edilizia scolastica. È necessario ridefinire l’edilizia scolastica alla luce dei mutamenti demografici in corso e in proiezione, verificando la
possibilità di ospitare una scuola di ordine superiore.

Progetti per la Scuola

L’Italia investe poco per l’istruzione. Siamo l’unico paese nel mondo industrializzato che non considera il finanziamento alla formazione pubblica come strumento fondamentale per contrastare la crisi e frenare gli effetti della precarizzazione del mondo del lavoro.
“Scuola” non significa solo edifici, palestre, aule, laboratori, manutenzione,… ma anche attività e servizi rivolti alla didattica e all’educazione, quindi si prevedono interventi atti a:
• potenziare i servizi socio-educativi anche oltre l’orario scolastico, e soddisfare la domanda dell’extra-scuola (es. i centri estivi);
• incrementare i servizi per i diversamente abili attraverso il sostegno educativo/didattico di personale qualificato;
• valutare il ripristino del servizio di scuolabus;
• riconoscere le eccellenze con l’erogazione di borse di studio, anche attraverso adeguati sponsor;
• istituire percorsi di educazione alimentare e attivare il controllo qualità del servizio di mensa scolastica per la scuola dell’obbligo;
• effettuare, soprattutto per la scuola dell’obbligo, interventi mirati a prevenire e contrastare la dispersione scolastica ed a recuperare i casi di abbandono;
• escogitare pratiche educative contro bullismo e cyberbullismo.
Merita un’attenta riflessione il confronto tra l’elenco suddetto e le scarse risorse economiche del comune, ma soprattutto occorre mettere in evidenza alcuni obiettivi rispetto ai quali andrebbero organizzate specifiche attività, tenendo conto delle caratteristiche del territorio di Venaria:
• inclusione e interazione interculturale;
• offerte formative per insegnanti e alunni (es. temi della memoria storica, dei diritti e della pace);
• collaborazione con l’associazionismo per attività extrascolastiche quali ad esempio laboratori di arte, scienze,
pittura, cinema, ambiente, sport, musica (collaborando con la Banda musicale di Venaria);
• conservazione della memoria di sé (vivere le proprie tradizioni culturali rinnovandole con il confronto e la contaminazione con altre culture);
• espressione culturale delle minoranze e libera circolazione di idee contro ogni forma di intolleranza o sopraffazione;
• piano di sostegno alla lettura dalla prima infanzia all’adolescenza;
• sostenibilità ambientale (educazione alla gestione dei rifiuti, conoscenza dei caratteri locali del territorio e del paesaggio);
• sensibilizzazione sui temi del patrimonio culturale (Reggia e Città);
• attività di formazione permanente per adulti e stranieri (esperienze già maturate in altri comuni);
• ricerca fondi per erogazione di “voucher formativi” che diano la possibilità alle famiglie con ISEE bassi di partecipare alle offerte formative, culturali e sportive del territorio32

• attivazione di una rete di collaborazione con i servizi socio-assistenziali, istituzioni scolastiche, associazioni del territorio per promuovere attività di sostegno allo studio rivolte agli studenti con disabilità, con bisogni educativi speciali e disturbi specifici dell’apprendimento. In mancanza di risorse economiche verrà data la priorità alle famiglie con redditi ISEE bassi;
• educazione ai principi della convivenza civile, alla considerazione che i beni pubblici sono patrimonio della collettività e quindi di ogni cittadino.
Le “Indicazioni Nazionali” citano espressamente le amministrazioni locali, le agenzie educative territoriali, le associazioni, per contribuire alla predisposizione da parte dei Collegi Docenti degli Istituti Comprensivi, del “curricolo verticale”. Pur tenendo presente le difficoltà economiche dell’amministrazione comunale venariese, nell’affrontare i problemi strutturali delle scuole, almeno si ritiene importante fornire contributi significativi per cogliere, nel miglior modo possibile, questa importante opportunità offerta dalla “scuola per competenze”.
L’apprendimento è un processo sociale in cui le Scuole vanno supportate al fine di creare “un’ecosistema di apprendimento” permanente, dove sia i luoghi istituzionali sia i luoghi dell’informalità possano concorrere a sviluppare le indicazioni contenute nella nuova Raccomandazione sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente (Consiglio dell’Unione Europea, 22/05/2018) che pone l’accento sul valore della complessità e dello sviluppo sostenibile.33
L’assessorato competente deve collaborare con gli organi collegiali degli Istituti Comprensivi, col fine di sviluppare i progetti inerenti la predisposizione del “curriculo verticale”. Progetti che si articolano lungo l’intero percorso formativo (scuola di infanzia ⇒ elementari ⇒ medie), in coerenza coi temi elencati dalle “Indicazioni Nazionali”. Tali progetti vanno proposti sia dall’amministrazione (oltre ovviamente a quelli proposti dalle scuole e/o Istituti Comprensivi), sia da associazioni, enti, agenzie competenti per specifici temi sul territorio locale. Tutti i progetti educativi e didattici che prevedono il coinvolgimento dell’amministrazione comunale, devono costituire parte integrante dell’organizzazione del “curriculo verticale”, in stretta collaborazione con i Collegi Docenti.
Una sede idonea dove discutere della qualità, valutare e organizzare i progetti potrebbe essere la Biblioteca Civica, presso la quale potranno essere istituiti laboratori didattici permanenti inerenti le materie interessanti per il territorio di Venaria (o le più “utili” rispetto ai programmi ed alle “Indicazioni Nazionali” restando nell’ambito delle
attività previste dalla predisposizione del “curriculo verticale”).
Si prevede di costituire una commissione composta dall’assessore competente, dai tecnici/funzionari della Biblioteca Civica (formati e/o integrati con specifici incarichi) e dai rappresentanti (e/o responsabili dei progetti) dei Collegi Docenti delle scuole e/o degli Istituti Comprensivi. I laboratori didattici permanenti dovranno essere attrezzati almeno con materiali adatti allo sviluppo delle materie che sembrano maggiormente interessanti per il territorio di Venaria (cultura e ambiente).
La commissione dovrà occuparsi anche dei progetti interessanti la scuola media superiore (liceo di Venaria) più o meno con gli stessi criteri sopra illustrati, in coerenza con quanto previsto dai Programmi Ministeriali e con le peculiarità del territorio di Venaria. Altro compito importante della stessa commissione sarà il ripristino del tavolo del sistema educativo prevedendo la partecipazione dei rappresentanti dell’Amministrazione, delle scuole, delle parrocchie, delle associazioni.33


32 Secondo la logica del “do ut des” sarebbe opportuno che le associazioni culturali (teatrali, musicali, ecc), sportive e formative che ricevono contribuiti da parte dell’amministrazione comunale (sede e/o finanziamenti) riservino una quota di iscrizioni/partecipazioni gratuite per famiglie in difficoltà.

33 Le otto competenze individuate dal Consiglio dell’Unione Europea sono: • competenza alfabetica funzionale; • competenza multilinguistica; • competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria; • competenza digitale; • competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare; • competenza in materia di cittadinanza; • competenza imprenditoriale; • competenza
in materia di consapevolezza ed espressione culturale.