Questi sono i valori fondanti, l’approccio e il metodo del Progetto civico per Venaria. Presupposti che qualificano e caratterizzano il nostro agire e schema-guida di riferimento delle singole proposte tematiche per settore di competenza.
Venaria è il progetto. Venaria è l’obiettivo. No slogan vuoti che propongono e promettono soluzioni rapidi e facili a problemi complessi che invece richiedono studio, ascolto, mediazione e conseguente capacità di proporre politiche concrete e credibili.
Riteniamo che l’alleanza di comunità sia una possibile via per decodificare la complessità dei sistemi sociali in cui viviamo, e ricercare insieme le buone pratiche da attuare, dove il Comune svolge il ruolo di facilitatore nell’attivazioni delle reti sociali che compongono la comunità stessa.
Tale assunto sembra ancora più valido oggi, alla luce dell’unicità del momento attuale, legato all’epidemia COVID 19. È necessaria una riflessione accurata, anche in questo caso, oltre gli slogan “nulla sarà come prima” o “tutto potrebbe tornare come prima”. Abbiamo l’obbligo di ripensare le nostre comunità, il sistema di welfare, i tempi di lavoro, e forse più in generale la socialità e le relazioni sociali.
Questa riflessione non può che avvenire all’interno di un pensiero comune, per essere ricca di contributi e foriera di nuovi spunti. Anche se, in questo senso è davvero difficile, se non impossibile, fare previsioni, rispetto a scenari che potrebbero variare nel giro di pochi mesi.
Le Istituzioni sono chiamate a fare la propria parte e agli Enti Locali, in modo particolare, spetta l’arduo compito di intercettare il mutamento sociale in corso per intervenire di conseguenza.
Il presente programma ha l’ambizione di rappresentare una traccia di lavoro, che necessita di un confronto/incontro costante con le parti costituenti la comunità (cittadini singoli e associati, enti e parti sociali, scuole e imprese) per trasformarsi in provvedimenti operativi e azioni concrete per il benessere comune.
Con questa idea, nelle pagine seguenti abbiamo indicato, per ciascuno ambito d’intervento, alcune proposte per aprire la discussione e co-costruire insieme proposte politiche condivise, concrete e realizzabili.
In questo senso il nostro programma si muove secondo due direttrici che si integrano e si completano, identificando i diversi livelli di priorità. Da una parte l’attenzione ai bisogni di base della comunità, ripristinando anche alcune situazioni deteriorare. Per quanto riguarda i beni, avranno priorità alta gli interventi inerenti le manutenzioni degli edifici pubblici e delle strade, il decoro urbano, il verde pubblico, il funzionamento ordinario dell’Ente che sia efficiente e tempestivo rispetto alle richieste ricevute. Per quanto riguarda i servizi, prioritari saranno il monitoraggio di quelli sanitari e i servizi alla persona (casa, lavoro, assistenza, situazioni di fragilità e disagio).
Nel contempo, crediamo che non sia più il tempo politiche locali di basso cabotaggio e non vogliamo rinunciare ad avere una visione di prospettiva per la Città, sia per portare a compimento la trasformazione avvenuta con il l’apertura della Reggia ma rimasta incompleta rispetto alla vocazione della città stessa (il borgo antico, gli assi commerciali, le aree in disuso, il commercio e il turismo), sia per ri-pensare gli spazi, i luoghi, i servizi di ogni quartiere.