A cura di Franco Izzo e Gianni Marchetto Del FORUM per la Difesa della SALUTE dei cittadini di Venaria
Viviamo in tempi difficili (non solo per la Pandemia) dove tutti i problemi del vivere si sono acuiti. Per gli amministratori di un comune le cose si sono fatte molto più ardue che un tempo. Alcuni tra i sindaci tentano di non fare i conti con una realtà che è profondamente cambiata: tentano di “passare la palla!”: la competenza non è mia, ma di altri (= la Regione, lo stato centrale, la Unione Europea, ecc.). Epperò:
- se sei Sindaco di Lampedusa dovrai pure fare i conti con gli sbarchi, non puoi invocare la Regione Sicilia, lo Stato centrale, l’Unione Europea, ecc.
- se sei Sindaco di una qualsiasi città dovrai pure fare i conti con la Pandemia e non puoi sempre passare la palla alla ASL, alla Regione, ecc.
- se sei Sindaco di una qualsiasi città dovrai pure programmare per i prossimi anni un piano di intervento sui problemi del Welfare cittadino e non passare la palla al tuo Consorzio Socioassistenziale (il CISSA di Pianezza);
- ECCETERA…
Nel Consiglio Comunale del 15 aprile 2021 a proposito della mozione presentata da alcuni consiglieri di minoranza a favore dell’istituzione di una commissione speciale su “SALUTE E SANITA’: I SERVIZI PER IL TERRITORIO DI VENARIA” uno degli argomenti utilizzato per poterla bocciare è stato proprio l’opinione che l’Ente Comune non ha competenze sulla sanità. Questa argomentazione nega sul piano formale le competenze effettive che la normativa assegna al Sindaco e dal punto di vista sostanziale quanto effettivamente il Sindaco e l’Amministrazione comunale debbono affrontare pur soltanto per poter rappresentare gli interessi della propria comunità.
Che fare, quindi:
- INFORMARE: DOTARE IL COMUNE DI UN SISTEMA INFORMATIVO RIVOLTO A TUTTI I CITTADINI Ad esempio con la costruzione di un “Tabellone Elettronico” (da collocare in diversi spazi del territorio comunale) dove sia possibile informare i propri cittadini di alcune questioni:
- LA SALUTE DEI CITTADINI = il numero dei decessi da COVID-19 assieme al numero dei contagiati e al numero dei vaccinati;
- IL LAVORO = quante imprese sono chiuse, fallite, in CIG, in CIG/S e quanti lavoratori sono interessati;
- IL REDDITO = specie la differenza dei redditi: quanti sono i cittadini che devono campare con meno di 15.000 €/anno e quanti sono i cittadini che guadagnano più di 100.000€/anno;
- LA SCUOLA = quanti tra i ragazzi in età scolare “abbandonano”;
- ANZIANI/E = quanti tra gli anziani over65 vivono soli/e;
- RISTORI DEL COMUNE = a quanti cittadini viene corrisposto un “assegno sociale” e per quale motivo;
- ADEGUATI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE: IL COMUNE VA ALLA PRODUZIONE/REVISIONE DEL “PIANO REGOLATORE SOCIALE”
N.B. L’ultimo Piano Regolatore Sociale risale al 2013;
È evidente che dati e informazioni sono da recuperare presso gli Enti che li producono. Ed è altrettanto evidente che sia il “Sistema Informativo” che il “Piano Regolatore Sociale” siano del tutto compatibili con le competenze di un sindaco: anzi, sono necessarie in tempi di Pandemia.
- INDIVIDUARE LE PRIORITÁ SOSTANZIALI PER LA COMUNITÁ: AD ESEMPIO LA SANITÁ E LA SALUTE A PRESCINDERE DALLE COMPETENZE E RIVENDICANDO/UTILIZZANDO LE COMPETENZE ESISTENTI
Il minimo che dovrebbero fare un Sindaco e un’amministrazione comunale è dotarsi di una “piattaforma rivendicativa”, di un documento orientativo, che nel merito permetta appunto perlomeno di orientare con competenza, trasparenza e partecipazione le richieste e i giudizi da presentare ad ASL e Regione Piemonte. Infatti, un Sindaco può esprimere/deve esprimere delle opinioni sui progetti, le decisioni o le intenzioni di quegli enti, che contano maggiormente gestendo le risorse economiche e strutturali disponibili. Nel Comitato dei sindaci sia del distretto sanitario sia dell’ASL, i sindaci devono, o dovrebbero in base alla normativa, compartecipare alla stesura degli indirizzi ed esercitare una funzione di controllo. Come e quanto esercita questa funzione il nostro Sindaco? L’ aziendalizzazione della sanità, ha coinciso con l’affermazione di una prassi tesa ad accentrare man mano le decisioni, espropriando i territori della possibilità di contare su un argomento tanto importante. Quindi si deve attivare un processo di riappropriazione del diritto di decidere il proprio futuro su un argomento tanto fondamentale.
LA QUESTIONE DUNQUE POTREMMO SITENTIZZARLA IN QUATTRO PAROLE CHE CI SEMBRANO DETERMINANTI PER PERMETTERE ALLA COMUNITÁ VENARIESE DI DECIDERE DEL PROPRIO DESTINO: INTENZIONALITÁ (quindi bisogna essere preparati, avere le idee chiare), RILEVANZA (bisogna voler contare …), TRASPARENZA (la cittadinanza ben informata rende più forte una classe politica) e PARTECIPAZIONE (la partecipazione oltre ad essere giusta, aiuta a far emergere le competenze della Comunità e ad accrescerle).
In questo modo le difficoltà possono diventare delle opportunità: il brutto anatroccolo scoprirsi cigno.
Sinistra Civica Maggio 2021