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È PARTITA LA NUOVA CEMENTIFICAZIONE IN VENARIA

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Gen 28, 2021

Con delibera della Giunta Comunale 226 del 27 dicembre 2007 (durante la consiliatura dell’allora sindaco Nicola Pollari) venne approvata la “adozione del programma urbanistico propedeutico alla realizzazione di varianti strutturali al P.R.G.C.” Vennero proposti sette assi strategici, tra i quali il secondo che riguardava l’adeguamento della capacità edilizia.

Poco meno di un anno dopo (ancora con la consiliatura del sindaco Pollari), con delibera delconsiglio comunale 93 del 20/10/2008, venne approvata la “variante strutturale al P.R.G.C. … riguardante l’adeguamento della capacità edificatoria residenziale…”(appunto il secondo asse strategico). Il documento programmatico allegato a quella delibera giustifica l’avvio alle procedure per l’edificazione sull’area compresa tra via D.Sapino, c.so Macchiavelli, via Petrarca e strada di Druento. Sostanzialmente ciò comporta:

  • superficie di circa 240.000 metri quadrati;
  • 1.200 ÷ 1.400 nuovi alloggi;
  • 3.000 ÷ 3.500 nuovi abitanti a Venaria;
  • incremento del traffico con 1.500 ÷ 2.000 nuove automobili.

Tra le motivazioni espresse nel succitato documento programmatico è la previsione di incremento demografico (10 %) nella provincia di Torino entro il 2025 (oltre 200.000 persone), soprattutto nella prima cintura metropolitana, ipotizzando per Venaria addirittura un incremento superiore. Bisognava prepararsi! Occorreva prevedere di costruire nuove case per sostenere tale evoluzione demografica! Ciò che non si è verificato, come era molto facile da immaginare.

L’iter procedurale comportò ulteriori delibere del Consilio Comunale (80 del 29/06/2009, 105 del 07/10/209 e 14 del 13/01//2011), fino ad arrivare all’atto conclusivo con la delibera della Giunta Comunale 4 del 20/01/2011 (consiliatura del sindaco Giuseppe Catania):atto di indirizzo per la redazione del piano particolareggiato delle aree incluse nella variante 15 al P.R.G.C.” Passano alcuni anni (con la speranza che nulla accada), ma infine la cementificazione del cosiddetto “pratone”, l’ultima area vasta verde dell’abitato della Venaria Reale, ha inizio.

La Costituzione italiana è l’unica, in tutto il mondo, che esplicitamente cita la tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico. Ma il partito trasversale del cemento, in Italia, è il più potente, il più arrogante ed il più pericoloso. Dal 1950 ad oggi è stata cementificata quasi la metà del territorio coltivabile italiano, con un consumo medio di oltre 260.000 ettari/anno (2.600 km2). Ciò significa che, ai ritmi attuali, ogni anno e per ciascuna cittadino italiano viene cementificata un’area di quasi 50 m2. Negli ultimi 10 anni è stata coperta dal cemento una superficie pari all’8 % dell’intero territorio italiano, pari a quella del Piemonte (25.402 km2). Venaria, nel territorio della Città Metropolitana di Torino, è tra i pochi comuni che, nonostante il decremento demografico, insite nell’ulteriore cementificazione del suolo.

Ciò che merita di essere evidenziato è il fatto che la nostra città è stata governata dal centro-sinistra dalla seconda metà degli anni novanta fino alla competizione elettorale che ha portato all’ultima consiliatura dominata dal movimento Cinque Stelle. In sostanza per due decenni ha dominato, pur con forti divisioni al suo interno, il centro-sinistra. Eppure il tema ambiente, nonostante teoriche enunciazioni di principio e nonostante alcune prese di posizioni critiche di una porzione minoritaria della sinistra, è stato ampiamente sottovalutato. Lo dimostra la storia dell’iter procedurale della variante 15: peggio di così non si poteva fare.

A fronte della crisi ambientale globale, con prevedibili gravi conseguenze anche sul piano locale e con grave minaccia per la stessa sopravvivenza della società umana, cosa ancora deve succedere affinchè la sinistra comprenda fino in fondo l’importanza della sostenibilità ambientale?

Venaria Reale, luglio 2019

Gian Carlo Perosino

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